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L’industria MEM è fortemente impegnata nella protezione climatica

25.02.2012

La protezione climatica richiede un taglio netto delle emissioni di CO2 a livello globale. Entro il 2020, la Svizzera intende ridurre la propria quota del 20 per cento rispetto al 1990. Un obiettivo ambizioso, sancito nella legge federale sul CO2, che comporta un impegno straordinario. In tale contesto, le aziende svizzere dell’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica (MEM) forniscono un duplice contributo.

Le aziende svizzere MEM sviluppano tecnologie moderne che rivestono un ruolo decisivo nella lotta contro il cambiamento climatico. Molte soluzioni innovative «made in Switzerland» migliorano l’efficienza nella produzione di elettricità, ottimizzano il consumo energetico di apparecchi e processi e aumentano la redditività delle energie rinnovabili. Tutto ciò è possibile poiché il nostro settore, su scala mondiale, è fortemente orientato all’export. La nostra tecnologia MEM supporta la riduzione delle emissioni di CO2 ben oltre i confini nazionali. Per proseguire su questa strada, occorre rafforzare la competitività internazionale della piazza produttiva svizzera.

D’altro canto, in collaborazione con l’AEnEC, le aziende MEM adottano misure redditizie volte a ridurre sia il consumo energetico che le emissioni di CO2 derivanti dalle proprie attività. Gli investimenti su questo fronte sono molteplici e costanti. Le aziende presentate – Geberit, Baoshida–Swissmetal e Wago – sono solo alcune tra quelle dell’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica (MEM) che hanno stipulato un accordo sugli obiettivi con l’AEnEC, attraverso il quale si sono impegnate con la Confederazione ad attuare misure efficaci per la protezione climatica. Grazie ai propri sforzi, tra il 1990 e il 2014, le aziende MEM sono riuscite a ridurre il consumo energetico del 42 per cento e le emissioni di CO2 del 56 per cento (in cifre assolute, vedi qui a destra). Il settore ha pertanto contribuito in maniera straordinaria al raggiungimento degli obiettivi climatici stabiliti dalla Svizzera.

Molti «low-hanging fruits» sono già stati colti dalle imprese. Tuttavia, il potenziale di risparmio non è affatto esaurito e l’industria MEM intende fare ulteriori passi avanti, rinnovare il proprio impegno a favore della protezione climatica e sviluppare le innovazioni tecnologiche. Ma affinché le nostre aziende possano sfruttare appieno il proprio potenziale, serve una politica climatica ed energetica con condizioni quadro chiare e affidabili, che possano garantire il margine di azione necessario per perseguire con facilità gli obiettivi fissati e tenere fede agli impegni assunti.

Peter Dietrich, Direttore Swissmem

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