L’azienda Ginsana SA di Bioggio TI, negli ultimi anni ha realizzato diversi miglioramenti con l’ammodernamento degli impianti tecnici e degli involucri edilizi. Risultati particolarmente significativi si sono ottenuti con la recente installazione di un impianto di recupero del calore.
Per quasi due mila anni le attività umane non hanno esercitato un impatto negativo sul clima, sia perché la terra ospitava un numero di abitanti di gran lunga inferiore a quello attuale, sia perché non esistevano ancora i mezzi per influire sull’ambiente. Con l’avvento della rivoluzione industriale, invece, l’uomo ha acquisito gli strumenti per modificare l’ambiente e con esso la base della propria esistenza.
Ed è solo da poco tempo che la società è diventata consapevole degli effetti collaterali dell’industrializzazione e ha iniziato a valutare con più attenzione il modo di impiegare l’energia e le implicazioni associate al rilascio di gas serra. In un’azienda come la Ginsana SA è scontato che si dia importanza ad una produzione in sintonia con la natura. L’azienda, che fino all’anno 2008 portava il nome di Pharmaton SA, produce medicamenti naturali a base di estratti naturali come la radice di ginseng, la cui efficacia è stata documentata per la prima volta due mila anni fa.
Gli sforzi operati dalla Ginsana SA in collaborazione con l’AEnEC hanno permesso di ridurre drasticamente sia il consumo di energia sia le emissioni di CO2. Tale successo è maggiormente dovuto ad un sistema di recupero del calore residuo che rende praticamente superfluo l’impiego di energia fossile per il riscaldamento.
Nella produzione di preparati farmaceutici è fondamentale mantenere costanti le condizioni ambientali di umidità e temperatura dei locali. Per determinati processi produttivi è indispensabile che l’umidità dell’aria sia mantenuta bassa. A tale scopo vengono impiegati dei compressori refrigeranti che producono acqua fredda che va a raffreddare l’aria circolante nell’impianto di trattamento dell’aria. Il processo di raffreddamento dell’aria fa condensare l’acqua e l’aria una volta raffreddata e deumidificata deve poi essere nuovamente riscaldata prima di essere immessa nei locali di produzione. Succede pertanto che in estate e nelle giornate umide delle stagioni di transizione, in cui l’umidità dell’aria può essere molto elevata, si consumi molta energia per il riscaldamento.
Percentuali impressionanti: il consumo energetico per il riscaldamento è stato ridotto dell’80%.
Se prima quest’aria veniva riscaldata utilizzando fonti energetiche come l’olio combustibile o il gas naturale, oggi si ricorre per lo più all’energia prodotta dall’impianto di recupero del calore che sfrutta il calore residuo dei compressori refrigeranti. Dall’entrata in funzionamento dell’impianto il consumo di energia di riscaldamento di origine fossile, nei mesi da febbraio a novembre, è stato praticamente azzerato. Il sistema di recupero del calore e le misure edilizie adottate hanno permesso di coprire anche una quota cospicua del fabbisogno di riscaldamento nei mesi di dicembre e gennaio. In tal modo è stato possibile ridurre dal 2005 il consumo energetico per il riscaldamento di oltre l’80%. Il che equivale ad una riduzione annua del consumo di energie fossili di 1160 MWh e ad un calo delle emissioni di CO2 di 230 tonnellate.
L’installazione dell’impianto di recupero del calore è la misura che avuto gli effetti più strabilianti sul bilancio energetico. Essa non è comunque l’unica misura realizzata a Bioggio TI. Sul tetto è stato installato un impianto solare termico di dimensioni industriali che in estate serve a preriscaldare l’acqua che alimenta l’impianto di produzione del vapore ed in inverno è utilizzato come impianto di sostegno per il riscaldamento degli ambienti. Con il calore residuo dei compressori di aria compressa si riscalda l’acqua utilizzata nel reparto di produzione, in cucina e nei restanti locali sanitari. E poi ricordiamo l’installazione di infissi più isolanti, l’isolamento dei tetti, l’impiego più efficiente dei macchinari e il sistema di ventilazione che grazie ad un nuovo dispositivo di gestione consuma meno energia. In totale sono 32 le misure di ottimizzazione stabilite e attuate insieme all’AEnEC.
Il risultato è tangibile: rispetto all’anno 2005 nell’anno 2011 le emissioni totali di CO2 sono state ridotte complessivamente di 267 tonnellate. Il consumo energetico totale (fossile e elettrico) è sceso di ben 1510 MWh/a. Ovviamente gli sforzi di risparmio energetico compiuti dalla Ginsana SA sono redditizi anche finanziariamente.
03.07.2024