L’accorpamento strategico di tutte le attività di BOBST nella regione losannese in un unico stabilimento di produzione a Mex ha comportato, direttamente e indirettamente, numerosi vantaggi in termini di riduzione del consumo di energia e delle emissioni di CO2. Quanto basta per rispettare con ampio margine gli impegni previsti dal modello energetico dell’AEnEC, a cui BOBST partecipa dal 2002.
Il trasferimento dei materiali e lo spostamento del personale tra i due stabilimenti precedenti, distanti 7 km l’uno dall’altro ma inseriti nella rete stradale urbana, richiedevano ogni anno 10’000 ore di permanenza su strada, incidendo pesantemente sia sull’azienda che sull’ambiente. Oggi la situazione è completamente cambiata rispetto al passato. Da vari anni il trasporto delle macchine prodotte da BOBST (che arrivano a pesare in alcuni casi anche 90 tonnellate!) avviene prevalentemente su rotaia. Quanto alla mobilità delle collaboratrici e dei collaboratori, BOBST ha attuato un piano di mobilità aziendale che prevede un servizio di bus navetta in partenza dalle zone mal servite dai trasporti pubblici e incoraggiamento di car-sharing, oltre ad una flotta aziendale in cui i nuovi veicoli sono tutti di classe energetica A.
BOBST ha valutato il suo fabbisogno in termini di locali e potenza energetica tenendo conto dello stato dell’arte delle tecnologie più avanzate e ciò ha permesso di ridurre di oltre 43’000 m2 la superficie inizialmente prevista al suolo e, di conseguenza, la cubatura dei locali da riscaldare. La produzione è rimasta invariata, grazie al miglioramento continuo dei processi. «Ormai, nelle catene di produzione, è la macchina che si adatta ai locali, non i locali che si adattano alla macchina», spiega André Vessaz.
Lo stabilimento si è dotato di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e termica che costituisce la principale fonte di calore del sito e la cui potenza elettrica di 1,2 MW permette di coprire il 40,7 percento del consumo di elettricità. Una centrale fotovoltaica supplementare in corso di realizzazione permetterà di raddoppiare la produzione di energia elettrica solare, che è attualmente del 4,4 percento.
Dal 2013, grazie agli sforzi intrapresi, BOBST ha diritto al rimborso della tassa sul CO2 e dal 2014 usufruisce di un accordo per i «grandi consumatori di energia». Questo accordo è stato messo a punto da Sahar Pasche, moderatrice dell’AEnEC, in collaborazione con André Vessaz, che conclude: «Nella nostra società stiamo vivendo un cambiamento. L’azienda è parte di questo cambiamento e l’AEnEC ci accompagna in questo percorso».
Il più recente tra gli edifici del sito di Mex è stato costruito secondo gli standard Minergie, mentre il più vecchio è in fase di rinnovo con il risanamento delle facciate e l’ammodernamento dell’impianto di riscaldamento: misure che permetteranno di dimezzarne il consumo energetico! Questa procedura sarà applicata successivamente anche agli altri edifici del sito. Per tutti gli edifici è previsto il controllo domotico, che consentirà di ottimizzare i diversi consumi energetici attraverso il sistema di regolazione automatica. Il tetto delle sale di produzione, in gran parte vetrato, permette un risparmio fino al 50 percento sull’illuminazione. E uno sfruttamento razionale delle basse temperature notturne rende superflua l’installazione di un impianto di climatizzazione ad alto consumo energetico.
Intervista ad André Vessaz
BOBST ha conosciuto di recente un grande cambiamento?
Avviato nel 2010, il nostro progetto TEAM (Tous Ensemble À Mex, Tutti insieme a Mex), è durato circa 3 anni e ha accorpato in un solo stabilimento le attività e il personale della regione losannese (prima divisi tra Prilly e Mex). Il trasferimento degli impianti industriali, che ho coordinato personalmente, ha richiesto 21 mesi senza interrompere la produzione! In TEAM si concretizza la strategia del gruppo, che punta all’eccellenza industriale e nello stesso tempo si impegna per migliorare seriamente le prospettive di sviluppo sostenibile. TEAM ha così permesso di sopprimere i trasporti da uno stabilimento all’altro, di ottimizzare l’utilizzo delle superfici e l’approvvigionamento energetico. Questi fattori a loro volta si ripercuotono su tutta la catena logistica permettendo di migliorare i processi e gli impianti di produzione che diventano più efficaci, meno dispendiosi in termini di risorse e più rispettosi dell’ambiente.
«Du savoir et des hommes» (Le conoscenze e le persone) si legge sulla parete della vostra nuova reception di Mex. Sono i valori chiave di BOBST?
Il fondamento del successo di BOBST sono i suoi collaboratori e le sue collaboratrici e il loro immenso know how tecnico. A Mex, tutto è stato pensato per conciliare ambiente di lavoro gradevole, creazione e produzione di prodotti innovativi, sicurezza e rispetto dell’ambiente.
Il sito unico consente un notevole guadagno d’efficienza energetica, ma permette anche di creare un ambiente pensato nei minimi dettagli?
Durante i lavori, abbiamo voluto evitare l’impatto ecologico dello smaltimento del materiale di scavo (100’000 m3), che è stato quindi utilizzato in loco per modulare il terreno. Sono stati piantati oltre 200 tra alberi da frutto ed essenze vegetali indigene, che non necessitano di annaffiatura né di manutenzione particolare. Le coperture dei tetti del ristorante e del Centro di competenze sono rivestite di piante per un’integrazione perfetta nel paesaggio. E l’acqua piovana viene recuperata in una cisterna di 260 m3 e utilizzata negli impianti sanitari e per alcuni processi industriali.
Le soluzioni adottate per creare un ambiente gradevole per tutti apportano anche vantaggi ad altri livelli?
Nell’ambiente verde di Mex, BOBST propone ai suoi collaboratori un ristorante aziendale, un asilo d’infanzia, un centro fitness e dei campi sportivi a libero accesso. Nel ristorante, dotato anche di una terrazza e una caffetteria, possono trovare posto 750 persone. In questo modo il gruppo ha voluto offrire ai suoi collaboratori non solo un servizio sociale importante, ma anche incoraggiarli a non spostarsi altrove per pranzare. In linea generale, tutta la progettazione dell’edificio è incentrata sull’idea della convivialità: interni con soffitti insonorizzati, struttura esterna in legno e metallo, grandi vetrate con tripli vetri per il massimo comfort termico, riduzione dell’illuminazione artificiale e sensazione di spazio grazie alla maggior penetrazione della luce naturale del giorno. In loco sono stati predisposti numerosi accessi pedonali ed è stato creato anche un canale, lungo circa 800 metri e delimitato da muri a secco in pietra di Villeneuve, per il recupero delle acque piovane. Queste soluzioni per accedere al sito e spostarsi al suo interno creano uno spazio sostenibile e piacevole da vivere.
Ritratto
André Vessaz, responsabile dei servizi tecnici, infrastrutturali e generali, Bobst Mex SA, Mex (VD)
Il gruppo BOBST
BOBST, con sede a Mex vicino a Losanna, è il primo fornitore mondiale di macchinari e servizi per l’industria degli imballaggi, settore di cui il gruppo copre oltre il 50 percento. In Svizzera, BOBST fabbrica macchine dedicate alla produzione di imballaggi in cartone piatto e cartone ondulato destinati a vari settori, principalmente profumeria, tabacco, prodotti per lavanderia, alcolici, industria farmaceutica e agroalimentare.
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03.07.2024